lunedì 10 marzo 2008

Voyerismo ecologico

Quanto siamo abituati a vedere immagini di violenza, guerra, sesso in TV? Più ne vediamo, meno sentiamo la violenza, l'invadenza di alcune immagini. Spesso si sente dire che i giovani in particolare perdano la sensibilità rispetto ad una scena di violenza, o di guerra. E tutto sembra "normale", o peggio, la scena di un film.

Penso sia lo stesso per le emergenze ambientali. Da un lato è un bene che i media ne parlino e sensibilizzino l'opinione pubblica verso problemi come il cambiamento climatico o i rifiuti. Dall'altro, ho come la sensazione che si stuzzichi un piacere morboso, che si faccia leva sul voyerismo della gente, che ogni giorno guarda immagini di escalation dell'emergenza (dobbiamo ancora chiamarla così dopo 14 anni?) dei rifiuti a Napoli.

Di fronte alle immagini delle strade di Napoli devastate dall'accumulo di spazzatura, siamo proprio sicuri di reagire col giusto grado di indignazione e preoccupazione? La mia opinione è che ci stiamo assuefacendo alla violenza ambientale, e stiamo diventando dei guardoni del disastro ecologico. Come spiegate altrimenti le reazioni a queste due immagini?































La prima immagine è Napoli, ne vediamo tante come questa sui giornali, blog, in TV ogni giorno. E sì, ci fa schifo, proviamo indignazione, e ci chiediamo dove arriveremo di questo passo. E poi vediamo la seconda immagine. Un angolo di una strada di Londra. Diciamo la verità, poca cosa confronto alla prima immagine, anzi è quasi ridicolo che qualcuno si sia preoccupato di fotografare questi rifiuti per strada. Purtroppo è quello che ho pensato quando ho letto l'articolo pubblicato su The Guardian che riporta questa foto. E ho capito che mi sto assuefacendo anch'io a vedere i rifiuti di Napoli. L'articolo inglese riporta quella foto per dimostrare come il problema dei rifiuti sia uno dei problemi più grandi per le strade del Regno Unito! E che cosa dovrebbero dire allora delle strade campane??!

Per gli inglesi, emergenza rifiuti significa che in una strada residenziale di Londra vengono raccolti 119 pacchetti di sigarette, 77 bottiglie di plastica, 76 lattine and 24 bottiglie di vetro abbandonati per strada. Non in un giorno. In un anno. Ah, e i dati sono forniti dal Tidy Britain Group, un gruppo di cittadini indignati della situazione in cui versano le loro strade, che volontariamente si organizzano per monitorare costantemente la quantità di rifiuti per strada per poter allertare politici e responsabili.

E' evidente che abbiamo sviluppato punti di vista completamente differenti.



3 commenti:

marika ha detto...

..o meglio modelli educativi che non si sono mai occupati di considerare l'ambiente circostante come la "home" la casa propria.

marflor ha detto...

Come non essere daccordo con la nostra professoressa che durante le lezioni ci sensibilizza sulle problematiche ambientali... come non rimanere alibiti difronte all'indifferenza che si avverte difronte alle questioni ambientali...ma si sa, noi italiani siamo insensibili e pensiamo che tutto si risolverà... ma non è così... é anche per questo, cara prof, che comprendiamo il motivo della tua "fuga" in Gran Bretagna...Ti auguriamo di incontrare un pubblico più attento alla tua consulenza e disponibile ad attuare i giusti mezzi... In Bocca al lupo Prof!!! Maria Antonietta e Floriana

nika ha detto...

Sono dell'idea che il nostro tanto amato governo dovrebbe incominciare a pensare al suo popolo offrendogli dell'aria pura e non soffocandolo coi gas nocivi dei rifiuti che giorno dopo giorno ci dona nei più svariati ambiti. Buona parte dei nostri soldi da loro buttati nei cassonetti per le inutili campagne elettorali potevano e possono tutt'ora destinarli ad una forte sensibilizzazione sul tutto il territorio nazionale tramite pubblicità in tv, radio e manifesti sulla salvaguardia dell'ambiente, nonchè sulla salvaguardia della nostra stessa salute.